Matt Keegan è un scultore che tratta con estrema leggerezza l’industria pesante del ferro e dell’acciaio. I suoi “rilievi” da muro in acciaio dipinto sembrano volatili come carte piegate e hanno la sensualità di labbra dischiuse, di sguardi o di sorrisi. Ognuna di quelle lastre ha una sua psicologia, un suo carattere e un’anima, ora frivola, ora severa, ora accattivante. Molti scultori moderni hanno espresso col metallo dei sentimenti, una spiritualità, un’ironia: da Picasso a Melotti, da Mirò a Calder, ma sempre adattando il ferro o il rame alla vibrante duttilità della mano. Raggiungere effetti espressivi e psicologici con le superfici geometriche e piatte delle superfici metalliche è quanto mai raro, ed è questo che ci sorprende, così come l’elegante leggerezza dei pilastri azzurri o delle lastre d’acciaio amaranto piegate come se fossero l’inizio di un origami.
Consorzio Agrario Provinciale
Località San Gabriele, Piozzano (PC)
Courtesy dell’artista e Altman Siegel, San Francisco.