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Paola Anziché

Milano, 1975

Dopo avere studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera (1996-1999), si è diplomata alla Städelschule-Staatliche Hochschule Für Bildende Künste di Francoforte. Definisce il suo lavoro come “vedere con le mani”. Infatti nella sua pratica c’è qualcosa che si riallaccia al valore magico delle arti primitive e che affiora dagli stessi materiali usati – corde, juta, stoffe e cartoni – che hanno qualcosa di tribale. Gli oggetti da lei creati vengono animati dalle persone durante performances che vengono poi documentate da fotografie, ma il significato più profondo rimane nell’aspetto quasi sacrale e rituale dell’uso e della manipolazione, sprigionatori di energie.

Paola ha tenuto mostre personali alla Galleria d’arte Moderna di Torino (2012); alla Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti di Camogli (2012); alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2010): al Careof di Milano (2009); alla galleria Placentia Arte di Piacenza (2007). Tra le collettive più recenti ricordiamo: “Autoritratti. Iscrizioni del femminile nell’arte italiana contemporanea” (Museo d’arte Moderna, Bologna, 2013); “Kama. Sesso e Design” (Triennale of Milano, 2013); “Evolution de l’Art” (Frigoriferi Milanesi, 2012); “ArteSera Live” (Fondazione Merz, 2012).

→ Edizione C.Ar.D. 2014
→ paolanziche.net